Storia
Nella azienda di proprieta’ della famiglia Falagario, a Casal Sabini, sorgeva un campo di concentramento per prigionieri della Prima Guerra Mondiale. Erano soldati Austro-Ungarici del 41^ Reggimento fanteria, catturati dall’esercito Italiano il 12 Agosto 1916 a San Martino sul Carso. In seguito, nell’estate del 1917, altri prigionieri catturati a Urch e Voh, sul Monte Kolbik, sul Monte Santo e sul Monte Cucco e a Fratta saranno destinati a Casale.
Il campo di concentramento, realizzato nel 1916 dal Genio Militare di Bari, constava di una trentina di baracche adibite a dormitori, latrine, mense, cucine e dispense, sala convegni per ufficiali e soldati, uffici, laboratori per i prigionieri, sale di lettura e scrittura, ambulatori, farmacia, infermeria, sale di degenza e reparti di isolamento per i prigionieri in contumacia.
Il campo fu abitato dall’estate 1916 all’autunno del 1920. Nel 1919 ospito’ un’intera legione rumena colpita da tifo esantematico. L’epidemia si propaga nel marzo 1919, esplode a maggio e si protrae per tutto l’inverno mietendo oltre 500 vittime tra i prigionieri che saranno inumati nel cimitero del campo, allestito a 400 metri dalla stazione ferroviaria di Casale. Questo, in stato di abbandono per molti anni, verra’ dismesso nel 1935 e cio’ che restera’ dei tumuli sara’ trasferito in un ossario monumentale nel cimitero di Altamura .
Nel Novembre 1996, una Delegazione austriaca costituita dal Ministro della Difesa austriaca Dr. Werner Fasslabend, dall’ Ambasciatore d’ Austria in Italia Dr. Emil Staffelmayr, dal vicepresidente del Bundesrat della Repubblica d ‘Austria, Univ. Prof. Dr. Herbert Schambeck, dal Colonnello di Stato Maggiore Obst Norbert Sinn, dal presidente della Banca nazionale Dr. Klaus Liebscher ed altre personalita’ austriache insieme a personalita’ ecclesiastiche e religiose Italiane, su tutti S. E. Mons. Donato Squicciarini Nunzio Apostolico in Austria, ha reso omaggio ai caduti austro – ungarici di Casale visitando i luoghi del campo di concentramento: in tale occasione la famiglia Falagario fece dono alle personalita’ austriache di alcuni reperti relativi al campo: tali oggetti, a tutt’ oggi, sono esposti nel Museo della Guerra di Vienna.
Due anni dopo, nel novembre 1998, l’amministrazione comunale di Altamura volle realizzare un monumento in via Santeramo, una grande Croce nera , per commemorare tutte le vittime di Casale che la Storia ha per troppo tempo dimenticato.